Con il boom delle bevande dietetiche a basso o nullo contenuto zuccherino e la loro conseguente espansione a macchia d’olio nella vita quotidiana di miliardi di persone, si sono moltiplicati anche gli studi scientifici per dimostrare e verificare quanto sia salutare bere questo genere di bevande.
Vediamo assieme cosa si può sintetizzare dalle ricerche effettuate fino ad oggi.
Quando sentiamo la parola light ci viene in mente qualcosa capace di renderci subito più magri.
Non è una novità che sia questa l’intenzione dei pubblicitari quando decidono le parole più adatte per chiamare o descrivere un prodotto.
Il problema sorge quando ciò che un prodotto evoca non rispecchia la realtà delle cose: molti dei dolcificanti naturali usati in queste bibite sono chimicamente simili al classico zucchero. Questi dolcificanti vengono metabolizzati dal corpo in modo simile allo zucchero fornendo una quantità simile di energia (e in alcuni casi anche di calorie).
Quando parliamo invece di dolcificanti artificiali dobbiamo tenere sempre conto che vengono sempre più collegati all’obesità quando usati in modo cronico: sono si a calorie zero, ma il loro alto potere dolcificante mantiene il palato abituato al dolce, favorendo il consumo di cibi ipercalorici quindi l’aumento di peso.
Il gusto dolce attiva un fantastico meccanismo che porta la nostra mente a ritenersi soddisfatta, placando la fame.
Le bibite light alterano proprio questo fattore portando il nostro organismo in tilt, impedendogli di avvertire nel modo corretto il senso di sazietà!
<Oltre al diabete, quando parliamo di cola o aranciate zero o light, dobbiamo tenere presente anche i danni che possono apportare al nostro cuore e alla nostra circolazione: le bibite light vengono associate anche ad un aumento dei problemi cardiovascolari(42% di possibilità in più di avere ictus o attacchi cardiaci).
Il miscuglio di coloranti, dolcificanti e altri componenti possono aumentare la velocità con la quale invecchiano i nostri sistemi: in particolare l’acido fosforico sembra essere la causa di un’accelerazione del processo di invecchiamento con la conseguente comparsa di rughe.

